Log. Iacopetti Sabrina

Livorno (LI)
La Logopedia e La Logopedista
La logopedia è una branca della medicina che si occupa di studiare il linguaggio e le sue eventuali problematiche. Imparare a parlare, infatti, per un bambino non è sempre un percorso facile e naturale. In genere l’acquisizione di questo fondamentale strumento di comunicazione, che distingue l’essere umano dagli altri animali, avviene nei primi anni di vita, e man mano ci si impratichisce sia con la crescita che attraverso il fondamentale contributo scolastico.
Capita talvolta che i bambini siano “vittima” di disturbi della parola. Ma cosa accade quando ci siano delle difficoltà, quando i genitori si accorgano che il loro bimbo tarda a parlare, oppure pronuncia male o in modo incomprensibile anche parole molto semplici? La logopedia e i suoi specialisti esistono proprio per questo, per aiutare i bambini, attraverso semplici esercizi ad hoc, ad appropriarsi del “codice lingua”.
Prima di parlare della figura del logopedista, proviamo a vedere se è possibile, anche a casa, seguire il proprio bimbo con difficoltà nell’imparare a parlare, stimolandolo con esercizi mirati che lo aiutino anche nella pronuncia dei diversi fonemi. Ebbene, la risposta è affermativa, anche se ci vuole molta pazienza (sia da parte dei genitori che del piccolo) per ottenere dei risultati duraturi. Si tratta di esercizi che hanno lo scopo di preparare l’apparato fonatorio infantile, a volte immaturo, alla pronuncia delle parole e dei diversi suoni.
Stimolazione delle labbra e della lingua, attraverso anche l’ausilio di strumenti come palline da mettere in bocca, servono proprio per insegnare al piccolo come impostarle per emettere i suoni in modo corretto. Soffiamenti, smorfie, rotazioni con la lingua e schioccamento dei quest’ultima contro il palato, arricciamenti delle labbra, e altri movimenti mirati, ripetuti con costanza tutti i giorni aiutano concretamente il bambino (ma qualche volta anche gli adulti con difetti di pronuncia) ad imparare correttamente tutte le combinazioni possibili di suoni e di lettere. Ma per ottenere il massimo dei risultati, bisogna rivolgersi al professionista della logopedia, il logopedista.
Chi è il logopedista? E di cosa si occupa?
Il logopedista è il professionista sanitario che si occupa della prevenzione,cura e riabilitazione dei disturbi della voce, della comunicazione, del linguaggio, dei disturbi cognitivi e dell’apprendimento in età evolutiva, adulta e geriatrica attraverso la valutazione, il bilancio, la programmazione, l’elaborazione e la verifica di programmi riabilitativi individuali.
Il logopedista, dunque, è lo specialista che si occupa della “educazione della parola“, della comunicazione scritta e orale, della prevenzione e della cura dei problemi legati all’uso del linguaggio. Il principale compito è quello di rieducare le persone a parlare in modo corretto, eliminando difetti di forma o veri e propridisturbi del linguaggio. Le sedute dedicate ai bambini sono molto divertenti. Lo specialista avvicina il piccolo tramite lo strumento del gioco e la collaborazione dei genitori, che dovrebbero partecipare alle sedute e apprendere gli eserciziper poi aiutare il bimbo nel recupero.
Quali sono i disturbi del bambino per cui i genitori dovrebbero rivolgersi ad uno specialista?
Se si nota che Il bambino manifesta alcuni problemi: una volta imparato a parlare, dopo i due anni, i genitori potrebbero accorgersi che i loro piccoli hanno difficoltà a emettere correttamente alcuni suoni o invertono le sillabe. Soprattutto le lettere come la s, z, gl, gn creano problemi non indifferenti. Poi c’è l’alterazione dei suoni, ovvero la riproduzione errata. Alcuni hanno difficoltà a parlare: non chiudono le frasi correttamente o fanno fatica a esprimere i concetti. Le problematiche in età evolutiva riguardano prevalentemente i ritardi dello sviluppo del linguaggio, i difetti di articolazione, di pronuncia, la povertà lessicale e di strutturazione della frase, le disfluenze, i problemi di voce, la deglutizione deviata legata a mal occlusioni dentali, le difficoltà nell’apprendimento della letto scrittura, i disturbi sensoriali legati all’udito.
Alcuni di questi piccoli disturbi spariscono con la pratica. Se però notate che sono duraturi allora contattate uno specialista.
In caso di balbuzie, ad esempio, l’intervento dello specialista è d’obbligo perché difficilmente questo problema svanisce. Il logopedista con esercizi mirati aiuta il bambino a controllare queste esitazioni, che spesso nascondono problemi legati alla comunicazione. Talvolta, nei casi più complessi, non basta questo tipo di terapia. In questo caso non temiate giudizi, contattate uno psicologo. Infine il disturbo più grave: l’autismo.
Non sempre viene diagnosticato, soprattutto quando i bimbi sono molto piccoli, spetta ai genitori essere vigili.
Siate attenti alle reazioni di vostro figlio: se ha difficoltà a stabilire comunicazioni, sfugge allo sguardo e ha problemi a mantenere l’attenzione, oppure non esprime concetti definiti ma ripete solamente le frasi. In tutti questi sintomi, potrebbe nascondersi l’autismo. Consultate un logopedista che potrà, prima di tutto, capire se i vostri dubbi sono fondati e poi aiutare il bambino a creare un ponte per comunicare.
In cosa consiste la visita? Quanto tempo dura la prima seduta? Qual’è la durata totale del ciclo di visite?
La prima visita logopedica mira alla definizione del problema del bambino, alcounseling informativo e prescrittivo ai genitori per instaurare un’alleanza terapeutica indispensabile al trattamento e alla programmazione dell’intervento riabilitativo. Le sedute logopediche durano circa 45 minuti , ed il ciclo di terapie varia in base alla patologia riscontrata con verifiche e obiettivi periodici.
Come impara il bambino a correggere le sue lacune?
Gli strumenti utilizzati dal logopedista durante la riabilitazione sono prevalentemente di tipo ludico, con oggetti, giocattoli, giochi strutturati, immagini e tutto ciò che può attirare l’interesse del bambino, naturalmente adattati in base all’età ed alle sue capacità cognitive.